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AUMENTA LA PROBABILITA' DI RIBASSO ESTIVO
24/07/2023 09:15

La settimana successiva alle scadenze tecniche spesso è quella in cui si verificano momenti di inversione di tendenza sui mercati. L’abitudine si è consolidata negli anni post-covid, grazie alla forte diffusione dell’utilizzo delle opzioni in ottica speculativa, che aumenta la convenienza per le mani forti a imprimere le svolte direzionali seguendo il calendario delle scadenze tecniche.

Per il mese di luglio sembra che il fenomeno si stia ripetendo, dato che proprio nella scorsa settimana, che ha seguito le scadenze tecniche, si è generato sui principali indici USA un modello di inversione di tendenza di buona valenza predittiva. Se i primi due giorni della settimana è sembrato proseguire lo slancio rialzista prodotto dalla fretta di vendere la pelle dell’orso, mercoledì abbiamo assistito alla tipica seduta di inversione di metà settimana, che ha disegnato un modello di “stella cadente” (shooting star). Il forte calo degli indici (soprattutto il Nasdaq100) di giovedì ha confermato il segnale, lasciando venerdì ai rialzisti il compito di tentarne la negazione in extremis. Cosa che sembrava essere alla portata degli indici azionari, poiché quelli europei, sorprendentemente, venerdì non hanno recepito la chiamata ribassista inviata dagli indici americani giovedì sera ed hanno tentato di estendere il rimbalzo verso i loro massimi di periodo.

Un comportamento piuttosto fiducioso, che strideva con la ripetuta dimostrazione di debolezza rispetto agli indici USA, mostrata dalla fine di aprile.

Forse la scarsa presenza di tecnologia sugli indici europei può essere una ragione di questo strano comportamento. A pensarci bene, la sovraperformance americana da fine aprile a metà luglio è stata determinata proprio dallo smagliante rally della tecnologia, in particolare quella legata al nuovo sogno di onnipotenza che si chiama “Intelligenza Artificiale”. Perciò ha una sua logica, quando la tecnologia corregge, che gli indici europei ne risultino poco interessati.

Ma la seduta USA di venerdì, in cui anche gli indici azionari americani hanno provato il rimbalzo ad inizio seduta, ha ripresentato nuove bordate di realizzi e la seduta americana si è chiusa maluccio, con SP500 che ha annullato il rialzo ed è tornato vicino ai minimi della seduta di giovedì. Nasdaq100 ha fatto anche peggio, perché ha chiuso in ribasso sia la seduta di venerdì (-0,26%) che il risultato dell’intera settimana (-0,9%).

Sembrerebbero perciò esserci i primi segnali di inversione di tendenza di breve periodo. Una correzione che potrà fare ancora un po’ di strada e soprattutto misurare la convinzione dei rialzisti ad oltranza.

Si sono fatte maggioritarie le opinioni che puntano sullo scenario “No Landing”, cioè quello che vede l’inflazione in rapido rientro, la FED che farà un ultimo rialzo questa settimana, proprio perché ormai lo aveva annunciato e smentire se stessi non aiuta la credibilità. Ma questo sarà l’ultimo rialzo. Entro fine anno potrebbe anche già arrivare il primo taglio. La crescita economica rallenterà solo un po’, ma resterà lontana dalla recessione e verrà nuovamente stimolata dal rientro dei rendimenti.

Personalmente ritengo che queste ipotesi pecchino di eccessivo ottimismo, poiché gli effetti negativi del forte rialzo dei tassi USA non sono ancora arrivati per intero sull’economia, ma arriveranno. Questo rialzo dei rendimenti è stato fulmineo e probabilmente eccessivo, ma è piombato su consumatori a cui il governo aveva da poco elargito cospicui sussidi Covid, che hanno dato loro del potere d’acquisto aggiuntivo e permesso di continuare a consumare anche se l’inflazione aveva reso i prezzi più cari. Ora le riserve Covid si stanno esaurendo e potremo così verificare il comportamento dei consumisti americani quando avranno finito i bonus governativi.

Nel breve termine la settimana entrante dovrà confermare oppure smentire i segnali di correzione arrivati nelle ultime sedute. Per confermarli occorrerà magari che il ribasso si estenda, ma soprattutto che i rimbalzi vengano respinti dalle resistenze. Se, invece, vedremo gli indici ripartire oltre i recenti massimi di periodo, allora il rally vorrà fare ancora un po’ di strada.

La stagionalità di luglio ed agosto non è favorevole ad ipotesi rialziste. Ma tutto può sempre succedere sui mercati, come sappiamo.

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